Nella natura respiro

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         10 lug 2019 12:33
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DISCONNESSIONI CITTADINE

Vivo a Milano da diversi anni ormai, mi piace. È una città che offre molte opportunità lavorative, cose da fare e da vedere, stimoli sempre nuovi e persone da conoscere. È una città affascinante da certi punti di vista, con un fermento culturale difficilmente eguagliabile.

Eppure sento puntualmente il bisogno di uscirne per non restarne inglobata. Uscire dalla quotidianità che ti travolge, uscire dal caos del traffico, dalla fretta della vita degli altri, dai sorrisi di circostanza e dalle strette di mano di convenienza. Non si tratta solo di scappare dalla città. Ho un bisogno ed è quello di ritrovare la mia connessione con la terra e con la natura, per ritrovare il mio centro. Esattamente come quando fai la strada per tornare a casa, la stessa identica strada mille volte e poi, a un certo punto, non te la ricordi più. Ci pensi ma non capisci in che punto esatto sei. O come quando fai il tuo lavoro in automatico, ma se devi spiegare il processo al nuovo arrivato hai un vuoto totale. Pronto Giulia?


LA FUGA NELLA NATURA
Ecco, quando mi sento persa so che ho bisogno di ricaricarmi, ritrovare le forze e la concentrazione. E il mio bisogno non si esaurisce saltando in macchina e raggiungendo uno di quei paesaggi patinati da copertina che si vedono in molte riviste. Il verde sgargiante dei prati, l’azzurro smeraldo dell’acqua, il giallo splendente del sole. Quelli non mi soddisfano, o meglio, mi soddisfano nell’immediato ma non mi rigenerano. Non mi toccano nel profondo.
Io l’ho trovato il mio posto del cuore, quello in cui mi tuffo e ogni fibra del mio corpo rinasce. È la mia Carnia, che mi aspetta a braccia aperte. 
La mia passione per il trekking viene da lontano, da quando ancora non camminavo e nello zaino di papà salivamo in cima alle vette. E lui inspirava e sorrideva. Camminare nella natura è un atto curativo che si fa per sé stessi. Riempirsi gli occhi dell’armonia che ci circonda per farla propria e fare in modo che questa immagine potente ci accompagni in ogni scelta nella nostra vita.

LA NATURA IN CARNIA
La natura in Carnia è così, è potente e selvaggia. Non è benevola, devi saperla prendere per apprezzarla: delicatamente entrare in contatto con le sue forme aspre, silenziosamente percepire la sua voce, attentamente lasciarti trasportare.
Quando infilo gli scarponi e parto, mi sento un po’ emozionata. So cosa mi aspetta, perché vengo fino a qui per trovarlo, ma è sempre una nuova scoperta. Un angolo nascosto di Piano d’Arta di cui non mi ero accorta e che cambia il punto di vista. Ogni volta la luce cade in maniera differente e modella queste montagne ruvide. Le nuvole sovrastano e abbracciano il Monte Coglians, coprendo o lasciando intravedere piccoli pezzettini di nuda roccia. Anno dopo anno il torrente scava sempre di più la Forra del Vinàdia creando nuove insenature e nuovi giochi d’acqua.
Quando infilo gli scarponi comincio a respirare.

Parto sempre con Silent Alps, perché ho la sicurezza che condivida la mia stessa filosofia di viaggio: lento, profondo, rigenerante.
È venerdì sera, carico il mio zaino in macchina e metto in moto. Sento la stanchezza della settimana ma non mi interessa. So che sto andando a stare meglio.


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