STARE NELLA NATURA È UNA VERA E PROPRIA MEDICINA, MA COME E CON CHE DOSI VA ASSUNTA?
Quante volte ti alzi dalla scrivania la sera con la schiena bloccata perché sei stato seduto tutto il giorno, occhi stanchi e dita irrigidite dal troppo saltellare sulla tastiera? Se dovessi fare un calcolo, quante sono le ore che passi al telefono durante una giornata? Oggi hai alzato la testa e scambiato due chiacchiere con un collega, al di là di questioni lavorative? E poi non è finita qui. Esci, sali in macchina o in un mezzo pubblico e vieni travolto da tutte le questioni familiari da risolvere. Rientri tra le mura casalinghe, accoglienti, ma la giornata è già finita senza che tu te ne sia reso conto e ti senti vuoto e privo di energie.
Non cercare la soluzione in farmacia, cerca la tua medicina fuori, nel verde. Direttamente dal prontuario del medico, altri tipi di terapie non convenzionali: stare nella natura.
Scopriamo insieme i benefici scientificamente provati e addirittura la quantità di natura che va assunta per fare la differenza.
I 5 BENEFICI DELLO STARE NELLA NATURA
È intrinseco nei geni umani il fatto che mente e corpo ritrovino il loro equilibrio quando ci riconnettiamo con l'ambiente naturale da cui proveniamo, d'altronde la specie umana si è evoluta all'interno di esso, è lì che è cominciato tutto.
- MENO ANSIA. La gioia momentanea che si prova stando in mezzo al verde può diventare di medio-lungo periodo se l'attività viene praticata con una certa costanza e continuità. I ricercatori hanno provato che su 340mila olandesi, coloro che vivono a meno di 1km da aree verdi sono meno soggetti ad ansia e depressione rispetto a chi vive in aree altamente urbanizzate.
- PIÙ CREATIVITÀ. Nello studio Creativity in the Wild: Improving Creative Reasoning through Immersion in Natural Settings, psicologi e ricercatori dell'Università del Kansas e dello Utah ci spiegano che, nel mondo iper-tecnologico in cui viviamo, funzioni cognitive come attenzione selettiva, multitasking e problem solving sono pesantemente utilizzate e sfruttate. L'esposizione alla natura può facilmente ripristinare la corteccia prefrontale mediale, responsabile di questi processi cognitivi che, unita alla disintossicazione dai mezzi digitali, ci permette di concederci ai nostri stati emotivi e disinibirci sull'espressione degli stessi.
- FORTIFICA IL SISTEMA IMMUNITARIO. Riduzione di malattie cardio-circolatorie, riduzione del rischio di obesità e diabete, riduzione di problematiche respiratorie e come abbiamo già detto precedentemente di malattie legate a stati di ansia e depressione. I vantaggi sono sorprendenti, e uno studio giapponese sulla pratica dello “Shinrin-yoku”, ovvero quello che noi chiamiamo forest-bathing (bagno nella foresta), ci conferma che non è necessario praticare delle attività sportive o estremamente prestanti, ma basta semplicemente... immergersi nel verde.
- SI DORME MEGLIO. Stare nella natura ci riporta a connetterci con il ciclo del sole e della luna. L'alternanza luce-buio ci permette infatti di regolare la produzione di melatonina, l'ormone del sonno, e il nostro corpo recupera i suoi ritmi naturali.
- POTENZIA LA MEMORIA. Un altro studio di approfondimento sulle funzioni cognitive legate ai benefici di stare nella natura ha dimostrato che, data una sequenza di numeri, un gruppo che si trova in un ambiente naturale è molto più propenso a ricordarli piuttosto che un gruppo in mezzo alla folla in città. In una situazione altamente urbanizzata la nostra attenzione è catturata da migliaia di stimoli, facendoci perdere il focus in continuazione; al contrario in ambienti naturali i ritmi più lenti e ristorativi favoriscono la concentrazione e il ricordo.
UNA DOSE DI NATURA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO
Il World Economic Forum sentenzia che, dal 5 ottobre 2018 i medici in Scozia possono prescrivere delle vere e proprie dosi di natura ai propri pazienti. Una volta che si ha in mano la ricetta però non si entra in farmacia, ma si va dritti nel verde: parchi, campagne, montagna.
Il progetto, ancora in via di sperimentazione, prevedere la pratica di uno stile di vita sano a contatto con la natura per ovviare a disturbi come ansia, depressione, diabete e ipertensione.
Una grande conquista questa se finalmente si riconoscono anche a livello formale i benefici che la natura offre all'uomo.
Ma con che dosi possiamo realmente riscontrare un beneficio?
Un nuovo
report scientifico che ha studiato gli effetti della natura su 20.000 soggetti ci fornisce la risposta: 2 ore la settimana. L'impatto positivo si registra su uomini, donne, adulti, bambini, ricchi e poveri.
Incrociando i dati tra numero di persone e tempo di esposizione pare proprio che i 120 minuti rappresentino una sorta di soglia. Non necessariamente si tratta di una fruizione attiva (corsa, trekking, canoa, bike), ma si riscontrano effetti positivi anche su chi passivamente si lascia invadere dall'energia della natura.
Il
come è in realtà molto soggettivo, c'è chi preferisce assumere un po' di natura al giorno con brevi camminate nei parchi, chi invece preferisce un weekend lontano da casa per staccare la spina totalmente e ricaricare le energie immerso nel verde.
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