8 CONSIGLI PER UN TREKKING IN SICUREZZA

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         08 ago 2022 12:36
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SUI SENTIERI DELLA CARNIA


Al ritmo dei propri passi, nel cuore di questa terra.


Un angolo di mondo all’estremità orientale delle Alpi, dove le montagne abbracciano con lo sguardo il Mare Adriatico. Intreccio di passi alpini, di fresche acque e terre che profumano di bosco. Un equilibrio di elementi che ti farà sentire il respiro della terra.
In quota i numerosi rifugi accolgono, cullano e consigliano gli amanti del trekking.
Le malghe, piccoli mondi custodi di tradizioni, dove il rispetto dei ritmi naturali viene premiato con prodotti caseari di indubbia qualità.
Le pievi, antichi luoghi di culto, erette sulle dorsali alpine per essere più vicine a Dio.
Montagne ricche di storia, che portano i segni del primo conflitto mondiale che le vide spettatrici sulla linea del confine.
La Carnia è un mosaico fatto con il verde dei boschi odorosi di resina, con il cobalto dei suoi numerosi laghi, di chiaroscuri delle praterie punteggiate nelle fioriture più colorate. E del grigio cangiante della pietra calcarea alle quote più alte.
Tutto questo ti attende, un passo dopo l’altro.




8 BREVI REGOLE DA RICORDARE.

Alcuni piccoli consigli per affrontare i percorsi in sicurezza.


  1. VESTITI ADATTI. Ricordati di vestire abiti consoni all’itinerario che affronti. Ai piedi meglio indossare un paio di scarponcini con la suola scolpita e nello zaino non occuperanno troppo spazio una giacca a vento, un kit di primo soccorso con dotazioni minime, crema solare e telefono cellulare. In caso di urgenza o necessità il soccorso alpino è allertabile tramite il numero telefonico 112, utile in tal senso installare l’applicazione GeoResQ per smartphone.
  2. MAI SOLI. Evita di muoverti da solo, andare in compagnia di qualcuno è sempre consigliabile così come lasciare i riferimenti del percorso che si vuole intraprendere a qualche conoscente.
  3. ACQUA. Le montagne sono ricche di torrenti e fontane ma su alcuni percorsi le fonti possono essere del tutto assenti. Nello zaino non dovrà mai mancare una riserva adeguata di liquidi e di cibi energetici. Bevi molto lungo l’ascesa e mangia spesso.
  4. SAPERSI REGOLARE. Le tempistiche di percorrenza indicate sulle guide considerano il passo di un camminatore mediamente allenato, andranno considerati tempi più lunghi in caso di scarso allenamento fisico personale.
  5. MAI AL LIMITE. Effettua solo itinerari alla tua portata evitando quelli troppo impegnativi per la tua forma fisica o la tua preparazione tecnica. Se un percorso ti sembra troppo difficile o il mal tempo si avvicina non esitare a rientrare sui tuoi passi. La montagna è là che ti aspetta, se non è questa l’occasione giusta lo sarà sicuramente in futuro.
  6. METEO. Consultare le previsioni meteo per la zona della tua escursione è fondamentale. Ricordati che un temporale in montagna può essere una situazione spiacevole e, a volte, pericolosa.
  7. RISPETTO. La montagna e l’ambiente alpino affascinano perché incontaminati. Lasciali come li trovi al tuo arrivo! Riporta quindi a valle i tuoi rifiuti evitando di gettarli a terra, anche se biodegradabili. Evita schiamazzi e rumori inutili o richieste fuori luogo nei punti di ristoro in quota.
  8. ASCOLTA. Vivi un'esperienza di profonda connessione, la natura saprà guidarti.


Per completezza ti riportiamo la SCALA DELLE DIFFICOLTÀ ESCURSIONISTICHE riconosciuta dal CAI (Club alpino italiano).

(T) TURISTICO > Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 metri e costituiscono, di solito, l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

(E) ESCURSIONISTICO > Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio su terreno vario di solito con segnalazioni. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi e avere dei passaggi

o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi o impegnativi, con la presenza di attrezzature che non necessitano di equipaggiamento specifico. Richiedono senso di orientamento, allenamento ed equipaggiamento adeguato.
(EE) PER ESCURSIONISTI ESPERTI > Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. I tempi di percorrenza dei sentieri includono andata e ritorno.




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